Giulia, Monica, Elisa, Loveth. Quattro donne sole. Quattro gravidanze non desiderate. Quattro corpi in cui perdersi. Quattro storie vere di libertà negate per squarciare il velo d’ipocrisia che avvolge il tema dell’aborto in Italia.
Aumento degli obiettori di coscienza, maternità obbligatoria, informazione faziosa, Legge 194 sotto minaccia costante, ingerenza della lobby cattolica in consultori e ospedali: in Italia come in Europa l’Interruzione Volontaria di Gravidanza resta un tema incandescente, al centro di un dibattito spesso pretestuoso, in un Paese dove è sempre più difficile abortire. Nonostante le apparentemente folte schiere di pro-choice e childfree.
Quattro donne, quattro aborti, quattro corpi che cambiano, quattro storie di cronaca italiana incise sulla pelle, raccolte e raccontate da due giovani autrici per parlare direttamente al cuore dei lettori con il linguaggio delle emozioni.