Tubi idraulici, confezioni di nutella, uova, pennarelli, bolle di sapone e altri sofisticati ordigni. Trappole lasciate per strada non per uccidere ma per ferire, adulti e bambini. Senza un motivo. In oltre 15 anni di attentati, sul bombarolo del nordest hanno indagato diverse procure, i RIS di Parma, l’FBI e una squadra speciale antiterrorismo.
“Unabomber è uno che ci mette tutta la cura del mondo per confezionare la sua personale risposta al nuovo che avanza.” dalla prefazione di Mauro Covacich
Di lui hanno parlato radio, televisioni e giornali. Ora, dopo l’uscita di scena degli ultimi sospettati, le indagini ruotano ancora attorno ai pochissimi indizi. L’unica certezza rimane la stessa: oggi, Unabomber è ancora libero.