Peppino Impastato, un giullare contro la mafia – A colori
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Giuseppe “Peppino” Impastato nasce a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948. A soli trent’anni, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978, viene assassinato con una carica di tritolo lungo la ferrovia Palermo-Trapani per aver denunciato speculazioni e affari di mafia, in primo luogo quelli legati al boss siciliano Gaetano Badalamenti.
La sua storia – dalla militanza politica giovanile all’esperienza di controinformazione condotta dai microfoni di Radio Aut – è stata raccontata nel film I cento passi di Marco Tullio Giordana.
“Alla mafia, Peppino si è ribellato con le armi che i boss odiano di più: l’ironia e lo sfottò.” dalla prefazione di Lirio Abbate, autore de I Complici con Peter Gomez (Fazi, 2007)
“Peppino è un personaggio ancora scomodo: si prova disperatamente a istituzionalizzarlo, ma ci si accorge che la sua figura e la sua carica eversiva rischiano di spalancare orizzonti pericolosi per l’ipocrisia del perbenismo borghese e il conformismo generalizzato.” Salvo Vitale, braccio destro di Peppino
Premio Micheluzzi “Miglior libro” (Comicon, 2009)
Premio Giancarlo Siani (2009)
Premio della Satira di Forte dei Marmi (2009)
Premio Boscarato “Miglior Sceneggiatura” (Treviso Comic Book Festival, 2009)
Titolo: “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia” Autori: Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso Caratteristiche: 128 pagine, brossura, colore ISBN: 9788899016487