A trent’anni dalla morte del padre della Pop Art, una “sfuggente” intervista a fumetti di Adriano Barone e Officina Infernale.
«Sono sempre stato ossessionato da Warhol.Dalla forza dirompente della sua arte, l’immagine pubblica che era essenziale e parte integrante del suo lavoro d’artista, e soprattutto la lucidità con cui analizzava i media e l’effetto che avevano sulla psicologia delle persone. Vivendo in un mondo dominato dai social media sembra di vivere nella testa di Warhol, in un futuro che lui aveva visto e predetto con decenni di anticipo. Un profeta, oltre che un artista, sempre sfuggente. Volevo provare a capirlo immaginandomi un’intervista. Ma lui ha continuato a sfuggirmi».
Adriano Barone