Nata in una famiglia in cui l’impegno politico era intrecciato con il quotidiano, Emmeline ha sempre respirato attivismo. E fin da piccola ha capito come le donne dovessero impegnarsi in prima persona per cambiare sia le proprie condizioni che le convinzioni radicate sul loro essere il “sesso debole”.
Il suo motto, quello con cui riusciva a ispirare le proprie compagne, era “Non sottovalutate mai il potere che abbiamo di essere artefici del nostro destino.” Il suo impegno l’ha accompagnata in ogni fase della vita: nello studio, nella maternità, nel periodo dolorosissimo del lutto dopo la perdita del marito.
Ed è diventata un’autentica icona della lotta di liberazione.